martedì 5 agosto 2008

Introducing: Minipimer

Ogni raggruppamento sociale ha la sua mina vagante. Minipimer, discutibile soggetto dalla psiche instabile e dai modi al contempo naif e preoccupanti, è fondamentalmente innocuo, tutto preso dalle sue oscure e convulse macchinazioni, perennemente senza esito alcuno, e dalle insistenti e altrettanto poco plausibili minacce di morte che egli è solito rivolgere a chiunque gli capiti sotto tiro. Sua sorella, la dark lady Hépatricia, nella sua freddezza calcolata, è al contrario ben più pericolosa.

Residence Evil















Aprile 2008, numero dal sapore tanatologico in occasione della sbarazzinamente funerea partecipazione al Napoli Comicon. Mentre in copertina campeggia un Niccolò Ammaniti in digital graphic, che smesse le vesti dello scrittore erudito preferisce andare a menar le mani nel trucido mondo di GTA, le pagine dei fumetti si gonfiano e si affollano di putrescenti non-morti, propaggini zombizzate delle abituali storielle di Iuk. E allora tutti morti e in preda a raptus romeriani, ma solo questo mese, non vi abituate. Lo si fa, peperini e gianburraschi, per far rabbia a chi, negli stessi giorni, in piazza inneggia alla vita-a-tutti-i-costi con piglio medievale e gettando alle ortiche secoli di progresso della medicina, dell'etica, della ragione (nota a margine: se il riferimento a donne zombie incinte prese a fucilate passa il vaglio redazionale, si aprono interessanti sviluppi per le possibilità narrative).
Nel presente episodio vengono infine presentati due incontestabili dati di fatto: che tra l'essere nullafacenti nei luoghi di vacanza (meglio se esotici) e l'ostentare tracotanza ci sia un nesso pressoché automatico di causa-effetto, così come non ci sia sostanziale differenza tra fatture fiscali e malocchi vudù.   

Introducing: Gracchio

Con questo burbero orsetto verde-militare comincia l'ardua impresa di presentare i vari personaggi di questa serie, che con appena un numero risibile di puntate all'attivo vanta già un cast degno di un film di Cecil B. de Mille. 
Cinico e scostante individualista dai modi spicci, Gracchio è l'animo nero dei ricattacchiotti. Nutrire disinteresse, quando non aperta ostilità, nei confronti del suo prossimo (chiunque esso sia) è di gran lunga il suo hobby preferito. A volte l'indole abulica, unita allo sfizio di procurare dispiaceri, lo portano a compiere temutissimi raid a bordo del suo go-kart in legno, in caccia di vittime inermi. L'odio che naturalmente si spande dalla sua persona gli procurerà una sanguinosa faida con una stirpe di pulcini vendicativi e votati al sacrificio.